Milioni di automobilisti italiani lamentano quotidianamente la mancanza di posti auto riservati. La cronaca locale riporta segnalazioni di spazi occupati abusivamente e tensioni tra residenti. In questo scenario il salva-parcheggio fotovoltaico PB/203 si impone come un esempio d’innovazione made in Italy che coniuga tecnologia, rispetto per l’ambiente e semplicità di utilizzo.
Perché serve una soluzione autonoma
Secondo l’ultimo rapporto ISTAT sulla mobilità urbana, oltre il 34 % dei posti privati risulta temporaneamente inutilizzabile per occupazioni non autorizzate. L’esigenza di sistemi autoprotetti e indipendenti dalla rete elettrica è dunque concreta, soprattutto in zone storiche dove gli scavi sono vietati o complessi.
Cos’è e come funziona il PB/203
Il dispositivo si presenta come un archetto ribaltabile in acciaio verniciato (larghezza 90 cm) fissato al suolo con quattro tasselli. Un pannello fotovoltaico alimenta la batteria interna, garantendo autonomia continuativa. Il radiocomando codificato ne controlla il movimento (apertura/chiusura in 5 s). La centralina elettronica IP67 integra il rilevamento ostacoli: se un veicolo si trova sopra il dissuasore, l’archetto si blocca.
Dati tecnici e prestazioni
• Consumo medio: 0,006 W. • Range operativo: –20 °C / +50 °C. • Tempo di installazione: < 60 min. • Protezioni: IP67 (elettronica), IP54 (motore). • Peso complessivo: 20 kg.
Benefici per utenti e amministrazioni
Per i privati significa tutela immediata del posto auto, mentre per amministratori condominiali e facility manager riduce i costi di vigilanza. Il pannello solare elimina il fabbisogno energetico di rete, con un impatto ambientale nullo e zero bollette. Non meno importante, l’assenza di scavi preserva pavimentazioni pregiate e accelera le autorizzazioni comunali.
Il PB/203 dimostra come un prodotto di nicchia possa rispondere a esigenze sociali diffuse, promuovendo al contempo la transizione energetica.
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